«Meno Europa e più Italia significa fermare la strategia liberticida, che sta facendo saltare il Made in Italy». Cateno De Luca presenta i suoi simboli e il suo programma in Puglia per le Europee

by Antonella Soccio

Un’Italia non belligerante con una politica anticiclica che riduca le disuguaglianze crescenti. I 20 punti per le prossime elezioni europee di Libertà, il partito fondato dal sindaco di Taormina Cateno De Luca, sono così condivisi dai cittadini comuni da rappresentare quasi delle tautologie. Ma si sa quanto invece i partiti tradizionali siano oggi stretti dalle direttive europee, sempre più escludenti e mortificanti per i cittadini e i piccoli produttori.

Un punto su tutti: Libertà di cura: fuori la sanità dal patto di stabilità. Chi lotta ancora oggi per una vera sanità pubblica?

È arrivato anche in Puglia nel suo primo tour nel tacco d’Italia il sindaco di Taormina Cateno De Luca, leader di Sud Chiama Nord che insieme alla lista di Michele Santoro si presenta come la novità delle elezioni europee. Sulla stessa sponda pacifista.

Il sindaco di una delle città più belle d’Italia, l’amministratore della Magna Grecia, va avanti, nonostante i tanti epiteti nei suoi confronti. Non si contano gli avversari che lo appellano come un nuovo Cetto La Qualunque. Ma ai suoi interventi partecipano personalità diversificate, elettori delusi dal primissimo Salvini insieme a attivisti irregolari rossobruni, che un tempo erano stati ammaliati dalla democrazia diretta di Gianroberto Casaleggio.

Ebbene, il Camper della Libertà è giunto anche a Foggia in Corso Matteotti in un nuovo locale, per un incontro con la stampa e i sostenitori. 19 i simboli della lista Libertà, che per la provincia di Foggia presenta i candidati, Donato Amoruso e Pina De Donato. Tanti gli slogan del carismatico primo cittadino siciliano che negli anni è riuscito ad essere eletto più volte sindaco in diversi Comuni, tra cui Messina, oltre ad essere diventato consigliere regionale (in Sicilia si dice deputato dell’Assemblea regionale), portando il suo partito ad eleggere due parlamentari a livello nazionale.

Nella lista ci sono formazioni diverse. Dai no vax ai sovranisti fino a partiti ultracattolici. E c’è anche il movimento di Capitano Ultimo, al secolo Sergio De Caprio, noto come il capitano dei carabinieri che nel 1993 arrestò il boss mafioso Totò Riina. È per questo che strizza l’occhio a Cateno De Luca anche la candidata sindaca di San Severo Anna Paola Giuliani, che attraverso il Ministro Nello Musumeci ha sempre avuto un contatto diretto con il movimentismo siciliano.

Oltre al già citato Sud chiama Nord nel rassemblement di Cateno De Luca ci sono Sicilia Vera, il Fronte Verde, Progresso sostenibile, il Popolo della Famiglia, Sovranità, Confederazione Grande Nord, Popolo Veneto, i Civici in Movimento, Noi Agricoltori e Pescatori, Vita, Noi Ambulanti Liberi, Capitano Ultimo, il Partito Moderato d’Italia, il Movimento per l’Italexit (da non confondersi con Italexit per l’Italia), il Partito dei Pensionati, Insieme Liberi, il Vero Nord, Rizzi e De Luca Sindaco d’Italia.

“Aprire un varco con le mani libere” per liberare anche il Meridione è la mission del candidato.

“Uniti contro questa Europa liberticida”, è uno dei tanti motti pronunciati a Foggia. Più benzina nei trattori e meno nei cannoni, lo slogan dell’iniziativa popolare ed elettorale Scateniamo la Pace.

In Capitanata dove la protesta dei trattori è stata fortissima negli scorsi mesi, il messaggio di De Luca “ingolosisce”, per replicare un termine utilizzato in maniera spregiativa da alcuni giornalisti nazionali nei suoi confronti.

«Stiamo lanciando, perché siamo contrari alle guerre e alle lobbies delle armi, un giro di comizi, Scateniamo la pace, dove portiamo un messaggio molto chiaro- spiega Cateno De Luca a Bonculture- È la sicurezza dei territori che deve essere prioritaria, con la difesa dell’agricoltura e delle nostre coste. Con la Bolkestein ci sarà un’espropriazione delle nostre spiagge, con l’affidamento delle spiagge a lobbies internazionali che ci venderanno i nostri posti più suggestivi. Meno Europa e più Italia significa fermare questa strategia liberticida, che sta facendo saltare il sistema Italia e sta facendo saltare lo schema del nostro sistema produttivo e del Made in Italy».

Tra i simboli c’è Italexit, ma per Cateno De Luca oggi proporre la fuoriuscita dall’euro sarebbe una follia. Oltre che una menzogna elettorale.

«Io parto dal presupposto che le supercazzole le lasciamo agli altri, siamo stanchi di vedere la Meloni che faceva benzina prima della campagna elettorale, perché doveva eliminare le accise, siamo stanchi dei blocchi navali della Meloni, noi siamo persone serie e amministratori. Oggi porre il tema dell’euro è sbagliato, l’Italia in Europa è come gli incaprettati, che più tirano e più soffrono, per portare avanti una strategia di sovranità bisogna avere prima le carte in regola, come diceva Piersanti Mattarella. L’Italia ha le carte in regola? No, siamo lo Stato più indebitato d’Europa e continuiamo a fare leggi di stabilità allo scoperto, anche la Meloni ha fatto 2 leggi di stabilità con 30 miliardi di euro l’anno di pagherò».

Pace, Autonomia, Sovranità, Equità, Federalismo, sono le parole d’ordine di Cateno De Luca.

«Il programma guarda alle reali esigenze dei cittadini e dei territori», spiega il candidato che non guarda ad un meridionalismo ingenuo.

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